(Adnkronos) – "Non conosco il processo: da quel che leggo sui giornali esistevano dei precedenti e la procura aveva chiesto la misura del carcere. Poi però non è stata accolta questa richiesta. Non posso dire cosa abbia determinato questa scelta e non me la sento di giudicare un giudice su un caso che non conosco, mi limito a sottolineare l'importanza dei precedenti per una corretta valutazione. Di certo le leggi ci sono, quindi non è certo un problema di lacuna normativa". A dirlo all'Adnkronos Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia del Senato, commentando i domiciliari, disposti dal Gip, dopo la nuova accusa di stupro a carico di Simone Borgese, già condannato a sette anni e mezzo di reclusione per aver commesso un'altra violenza sessuale nel maggio del 2015. Per quanto riguarda i passi compiuti nel contrasto alla violenza sulle donne, la senatrice Bongiorno, che nel 2007 ha dato vita, insieme a Michelle Hunziker, a 'Doppia Difesa', fondazione per aiutare le vittime di discriminazioni, abusi e violenze, afferma che "da un punto di vista normativo la nostra è una legislazione assolutamente completa, si può migliorare ma gli strumenti ci sono. Va da sé poi che ogni legge deve essere applicata". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Trump, giudice sospende ordine contro ius soli. Presidente: “Faccio ricorso”
(Adnkronos) - Stop a Donald Trump. Un giudice federale ha deciso di bloccare temporaneamente l'entrata in vigore dell'ordine esecutivo con cui il presidente degli Stati Uniti Trump intende negare ai figli di immigrati senza documenti la 'birthrigth...
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